Pietro Perugino (1448-1523), La consegna delle chiavi, Roma, Cappella Sistina, 1482, affresco, particolare; incerta l'identificazione dei due personaggi; secondo alcuni nell'uomo con la squadra bisognerebbe riconoscere Dolci o il costruttore della Sistina; non č difficile precisare il loro ruolo: si tratta dell'architetto della Cappella, con il compasso in mano, le punte levate a indicare il cielo, e del suo assistente, che punta la squadra verso la terra e molto significativamente tende la mano verso il compasso. Sullo sfondo dell'affresco campeggiano due archi esemplati sul modello costantiniano; sull'arco di sinistra (vedi sotto), la lapide recita: «IMENSU(M) SALOMO(N) / TEMPLVM TV / HOC QVARTE / SACRASTI SIXTE / OPIBVS / DISPAR RELIGIONE / PRIOR»: Sisto IV viene insomma celebrato come il nuovo Salomone, il nuovo costruttore del Tempio. Se Sisto IV č dunque l’erede della chiesa di Costantino (gli archi costantiniani di Perugino e Botticelli lo dichiarano chiaramente), l’architetto della sua cappella č l’orgoglioso erede di Vitruvio. Se Sisto IV č il nuovo Salomone, egli č il suo nuovo Hiram.