CULTURA E LIBERTA' Il grande Pitagora soleva concludere i suoi aurei insegnamenti esortando i discepoli della famosa Schola di Crotone a guardare il cielo, a significare che tutte le conoscenze umane debbono essere sublimate in una visione spirituale trascendente che conduce necessariamente ad interiorizzare nella coscienza le conquiste della scienza. E' perchè questo nostro corpo, prezioso involucro dell'anima infusa dal soffio divino sia degno custode della coscienza, suprema acquisizione del lavoro iniziatico, Pitagora ammoniva: soprattutto abbi rispetto di te stesso. Rispettare se stessi
vuol dire anche acquisire consapevolezza della presenza
dei propri simili e del rispetto della loro dignità,
sicchè diviene imperativo temperare il nostro egoismo
per far posto alle più elevate e legittime aspirazioni
altrui. Ed ecco, da un imprescindibile arricchimento
culturale, nascere il concetto di libertà fondato sul
rispetto di se stessi e degli altri, facce non
antitetiche, ma speculari di un valore che è essenziale
per una sana ed armonica crescita dell' umano consorzio. Ad avvertiti osservatori della realtà quotidiana come siamo noi Massoni non sfugge l'allarmante fenomeno dell'appiattimento dei valori fondanti dell'odierna società, facile preda di furbi manipolatori dell'informazione asservita a squallide logiche di potere socio-politico-economico dalle quali l'etica è rigorosamente bandita; e tutto ciò mentre dilaga la cultura dell'incultura come humus per un più agevole controllo delle masse. E' quindi giunto il momento, per noi che da sempre operiamo per il bene ed il progresso dell'Umanità, di contribuire concretamente alla difesa ed alla diffusione della cultura formando quegli uomini veri, paladini delle libertà di tutti, che possano affrontare con successo le sfide del Terzo Millennio. E, poichè l'lniziato, secondo Pitagora, deve avere una visione panoramica dei fenomeni e dei problemi, riteniamo che il concetto di Universitas, come luogo deputato allo studio delle varie branche dello scibile umano, debba oggi essere rimeditato alla luce, per un verso, della rapidissima globalizzazione dei bisogni, delle tendenze, del linguaggio, e, per l'altro verso, della diffusione prodigiosa dei mezzi di comunicazione. Abbiamo quindi concepito il disegno di una Università nuova, caratterizzata dalla interdisciplinarietà della cultura, che renda possibile una integrazione della preparazione umanistica con quella scientifica, arricchita da un insostituibile substrato etico e da una conoscenza approfondita delle radici antropologiche, tradizionali, linguistiche di tutti i popoli, in particolare di quelli del bacino del Mediterraneo. E dove localizzare questa Università se non, sulle orme di Pitagora, in quella città di Crotone, una delle perle della Magna Grecia, rimasta famosa per la Schola che formò uomini saggi e dotti ma anche amministratori competenti e onesti ? Quegli stessi esperti che, coniugando l'etica con la politica e l'economia, saranno in grado di guidare l'Umanità del 2000 lungo i sentieri della comprensione, dell'armonia, della pace, della crescita culturale e morale nella libertà. lnizialmente, questa nostra idea, recepita con incondizionato entusiasmo dai più qualificati esponenti del mondo accademico e professionale italiano e straniero, sarà attuata attraverso il Centro Studi e Ricerche Libera Università Pitagora, che darà vita a corsi di alto contenuto idonei ad attirare un numero sempre crescente di discenti da ogni parte del mondo così come accade da tempo per le libere Università massoniche di Lovanio in Belgio e di Santiago nel Cile. Quella di Crotone non sarà seconda ad alcuna e rinverdirà nel Terzo Millennio le glorie della Scuola pitagorica. Potremo cosi dare un notevole contributo all'inserimento della Calabria nel circuito culturale mondiale ed all'avvio a soluzione dell'annosa questione meridionale troppo a lungo trascurata e fonte di tanta tragica arretratezza del Sud. Siamo certi dunque del consenso attivo e fattivo di quanti, Fratelli e profani, credono nella validità del binomio Cultura-Libertà per un'Umanità da purificare e da salvare. Virgilio Gaito
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