DOMANDE PIU' FREQUENTI

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14. In che cosa consistono i lavori di Loggia?
Durante una "tornata" rituale i fratelli dibattono un tema che viene proposto dal Maestro Venerabile. Durante la discussione, altamente ritualizzata, nessuno può prendere la parola senza l'autorizzazione del Maestro Venerabile ; tantomeno interrompere un fratello. Ognuno esprime la sua opinione senza contrapporla a quella degli altri. Nel caso ideale, i fratelli non riprendono la parola su uno stesso argomento. Reiterare un proprio argomento è considerato pratica disdicevole, in quanto presume o disattenzione o scarsa comprensione da parte degli ascoltatori.
 
15. Perché i Massoni si chiamano "fratelli"?
 La causa di quest'usanza affonda le sue radici nella tradizione. L'uso è plurisecolare e risale al tempo della Massoneria operativa. "Fratelli", peraltro, è da sempre l'appellativo che usano i membri di gruppi nei quali esiste un legame forte, quale quello rappresentato da una comune visione del mondo. E' questo il caso della Massoneria.
16. Esiste un obbligo di mutuo soccorso fra i Massoni?
Ogni Massone, al suo ingresso nell'Istituzione, si impegna a "soccorrere, confortare e difendere i fratelli".
Questa formula è stata spesso impugnata polemicamente contro la Massoneria, sottointendendo maliziosamente che è la premessa per intrallazzi e favoritismi. Così facendo si dimentica l'altro passo del rituale nel quale, al neofita, si dice chiaramente : nulla ti verrà chiesto "che possa essere in contrasto con la tua coscienza di uomo libero e giusto".