Arco reale

Più propriamente detto Santo Arco Reale. È il settimo grado nel rito di York, così come praticato in America, e da alcuni indicato essere la più alta vetta della massoneria antica. Dermott così ne parla: "Ciò fermamente io credo essere la radice, il cuore, ed il midollo della massoneria". E Hutchinson, parlandone, ne accenna nei seguenti termini: "Come a Mosè venne comandato di rimuovere i calzari dai propri piedi, sul Monte Horeb, perché la terra da lui calcata era stata santificata dalla presenza della Divinità, così il massone che intende prepararsi per questo elevato grado massonico dovrebbe avanzarsi negli scarni percorsi della verità, spogliarsi di ogni arroganza, ed approcciarsi con successivi passi di innocenza, umiltà e virtù, alle insegne di un ordine, le cui istituzioni sorgono sui principi più solenni e sacri della religione".
Questo grado evidenzia molte particolarità essenziali dell’arte che rimasero seppellite nell’oscurità per 470 anni, ed allo stesso tempo imprime nella mente del possessore la credenza in un Essere Supremo e la riverenza dovuta al suo santo nome. Questo è il luogo appropriato dove introdurre un breve racconto della storia del Tempio, dal tempo della sua distruzione nel periodo di Nabuccodonosor, fino alla ricostruzione, settanta anni dopo, nel periodo di Zorobabele.
Dopo la morte di Salomone, dieci delle dodici tribù si rivoltarono contro suo figlio Roboamo. Le tribù di Giuda e di Beniamino, però, continuarono a rimaner fedeli alla casa di Davide, e ad esser guidate da discendenti di Salomone, fino a che, nell’anno undicesimo del regno di Zedekia, la città venne espugnata dopo un assedio di diciotto mesi, da Nabuccodonosor, Re di Babilonia, che la distrusse, appiccò il fuoco al Tempio, e condusse in schiavitù la maggior parte degli abitanti menandoli a Babilonia, 416 anni dopo che il Tempio fu dedicato a Geova da Re Salomone.
Le tribù di Giuda e di Beniamino restarono in prigionia settanta anni a Babilonia, fino a che Ciro, nel primo anno del suo regno, mosso a compassione dalle calamità degli ebrei, emise un editto con il quale permise loro di ritornare a Gerusalemme e ricostruire la casa del loro Dio. Questo essi fecero sotto la cura di Zorobabele, Principe di Giuda, e Giosuè, il Gran Sacerdote sovrintendente ai lavori, mentre Aggeo, lo Scrivano, esortava i propri connazionali, per mezzo della sua eloquenza, allo zelo ed alla diligenza nel pio lavoro.
Fino all’anno 1797, non essendoci alcun gran capitolo in esistenza, un congruo numero di compagni in possesso di sufficienti qualità procedeva, sotto l’autorità di una bolla emessa da un Maestro, al conferimento del grado dell’Arco Reale coi suoi gradi preparatori. Ma in quell’anno una convenzione di delegati dei molti capitoli esistenti in Pennsylvania risolvette, dopo approfondita deliberazione, di organizzarsi in un Gran Capitolo, cosa che venne poi effettuata.
Da quel periodo la giurisdizione della Massoneria dell’Arco Reale fu separata da quella dei gradi simbolici. Gli ufficiali in un capitolo di questo grado sono l’Eccellentissimo Gran Sacerdote, il Reggente, il Segretario, il Capitano delle guardie, il Comandante degli ausiliari, il Capitano dell’Arco Reale, i tre Gran Maestri del Velo, Segretario, Tesoriere, e Sentinella. La vera origine dell’Arco Reale è questione importante, che ha impegnato ultimamente l’attenzione degli scrittori massonici. Alcuni hanno asserito che questo ordine sia stato portato dai Templari dalla Terra Santa; altri dicono che sia stato stabilito come facente parte della massoneria Templare nel sedicesimo secolo, ed altri infine asseriscono trattarsi di cosa ignota avanti l’anno 1780.
Il Dott. Oliver, in un lavoro di ricerca approfondita su questo soggetto, dice: "esiste evidenza sufficiente per confutare ogni loro congettura, e fissare il periodo della sua introduzione a un periodo contemporaneo al memorabile scisma che ebbe luogo fra i Massoni inglesi di metà dell’ultimo secolo; sembra a me che, come risultato di un esame accurato dell’evidenza disponibile, avanti l’anno 1740 l’elemento essenziale dell’Arco Reale costituisse una parte del terzo grado, e all’incirca in quell’anno esso è stato separato da quel grado e trasferito in un altro, da parte del corpo scismatico definitosi "la Gran Loggia d’Inghilterra secondo le antiche Costituzioni".
L’Arco Reale in Inghilterra viene praticato attualmente come un quarto grado, e l’essere un ex-venerabile non è, come attualmente in America, considerato come qualifica necessaria all’esaltazione. Ogni degno Maestro Muratore viene oggi considerato come eleggibile per accedere agli onori dell’Arco Reale. L’Arco Reale, in quel paese, non è considerato come "essenzialmente un grado, ma la perfezione del terzo".(Freemason’s Quart. Rev. 1843, p. 464.) Il periodo e le circostanze con le quali il grado veniva conferito in Inghilterra coincidono col rituale come attualmente viene praticato in America, almeno nei suoi dettagli più importanti. Esiste comunque un’anomalia nell’introduzione delle figure di Esra e Neemia come compagni dei tre ufficiali principali.
L’Arco Reale, così come conferito in Irlanda, differisce in modo sostanziale dal grado praticato in Inghilterra ed in America. Il sistema irlandese consiste di tre gradi; l’Eccellente, il Super Eccellente e Arco Reale, mentre la qualifica di ex-Venerabile è indispensabile per l’esaltazione. I gradi di Eccellente e Super Eccellente si riferiscono a eventi connessi con il legato di Mosè. Gli eventi ricordati nell’Arco Reale d’Irlanda fanno riferimento al secondo libro delle Cronache, cap. XXXIV, ed espressamente al quattordicesimo verso di quel capitolo. "E quando essi portarono fuori i denari che furono introdotti nella casa del Dio, Hilkiah, il sacerdote, rinvenne un libro della legge del Signore dato da Mosè". La data di inizio del loro grado è, perciò, il 624 prima di Cristo, o novanta anni prima del nostro.
In Scozia il periodo al quale fa riferimento la leggenda dell’Arco Reale è lo stesso che in Inghilterra ed America, ma l’organizazione del sistema risulta essere molto diversa. I gradi di Maestro del Sigillo ed ex-Venerabile, detti "gradi dell’Eccellentissimo Maestro",sono qualifiche indispensabili, ed i candidati che hanno avuto questi gradi conferiti ne ricevono altri due, e cioé quelli di Eccellente e Super Eccellente, come preparatori all’Arco. I Capitoli Scozzesi conferiscono inoltre, ai Massoni dell’Arco Reale, i gradi di Marinaio dell’Arco Reale e Cavaliere della Croce Rossa, quest’ultimo grado essendo anche detto del "Passo di Babilonia". I Massoni scozzesi asseriscono che l’Arco Reale, coi suoi gradi sussidiari, costituisca una parte della Massoneria Templare (Regolamenti Generali per il governo dell’ordine dei Massoni dell’Arco Reale in Scozia, Edimburgo, 1845).

Distintivo dell’Arco Reale. Il distintivo di un Massone dell’arco Reale è il grembiule ed una fusciacca. In America il grembiule è di pelle d’agnello bianca, delimitato da un bordo di color scarlatto. La fusciacca è di seta o velluto scarlatto, sul quale sono riportate le parole "Santità al Signore". Il colore è simbolo di fervore e zelo, mentre le parole sono quelle che venivano proferite di fronte alla mitria del Gran Sacerdote. In Inghilterra, grembiule e fusciacca sono di color porpora con raggi color cremisi (Finch afferma che il colore debba essere porpora, rosso e blu, con il blu che simboleggia verità e costanza. Ciò sembra essere in accordo con i colori usati dal nostro Arco Reale), il primo implica timore riverenziale e riverenza, ed il secondo, giustizia temprata con misericordia. La tripla Tau () viene delineata sul grembiule.

Gioiello dell’Arco Reale. In America questo gioiello è stato dimenticato, sebbene io nutra speranza di vederlo ancora riportato in uso. Il gioiello dell’Arco Reale Inglese è composto da un doppio triangolo all’interno d’un cerchio d’oro. Nel centro dei due triangoli vi è un sole con raggi divergenti, e al di sotto, o al di sopra, la tripla Tau. I triangoli intersecatesi simboleggiano i due elementi fuoco e acqua, mentre il cerchio è emblema di infinità ed eternità, e il sole di Divinità. Così importante è la tripla tau, da essere anche definita "il simbolo dei simboli, e il Gran Simbolo della Massoneria dell’Arco Reale".